13 Dicembre 2022

Potature: lavorare in sicurezza da terra con i giusti utensili

Lavorare in sicurezza dev’essere la regola fondamentale per ogni intervento, anche in giardinaggio e agricoltura. L’aspetto della sicurezza, infatti, riguarda non solo i luoghi di lavoro, ma vale anche nelle situazioni casalinghe, come la manutenzione del proprio giardino che spesso può essere teatro di incidenti spiacevoli.

Le percentuali che arrivano dalle statistiche condotte sul campo espongono una chiara tendenza verso comportamenti che spesso sottovalutiamo, come il rischio di una caduta dalla scala ad esempio. È questa, infatti, la principale causa d’infortuni sul lavoro in ambito agricolo.

Per effettuare interventi in sicurezza, evitando così eventuali cadute dalla scala durante le operazioni di potatura, è consigliabile lavorare da terra con i giusti utensili.

Gli utensili con asta telescopica

Evitare molte delle dinamiche lesive mentre si lavora è possibile optando per un intervento tramite asta telescopica. Lavorando da terra tramite asta telescopica è possibile sfruttare utensili come lo svettatoio, il raccogli frutta, il seghetto, la forbice elettrica o il potatore tradizionale. Con questo, si possono effettuare gran parte dei lavori comodamente da terra, evitando quindi d’incorrere in spiacevoli eventi di cadute.

Tra l’altro, effettuare tutto l’intervento tramite un’asta telescopica alla fine del lavoro può rivelarsi molto più veloce oltreché sicuro.

Gli strumenti da scegliere

Nella grande varietà di utensili che affollano i banconi e le homepage degli store online, ci si potrebbe perdere tra caratteristiche e definizioni spesso incomprensibili. Meglio partire da prodotti che rappresentano i capisaldi degli interventi di giardinaggio, per avere una chiara visione delle caratteristiche basilari che un attrezzo da potatura professionale deve avere.

Gli utensili giusti

Il primo utensile è il troncarami, uno dei migliori attrezzi con i quali eseguire la potatura di alberi e piante robuste. Esso, infatti, permette di agire con una maggior potenza e una precisione quasi chirurgica sul ramo da recidere.

La lunghezza delle braccia che questo utensile presenta è il vero segreto della comodità di lavoro che offre. Più queste braccia sono lunghe, più la forza necessaria per recidere un ramo viene distribuita facilitando tutte le operazioni.

Davanti a una struttura simile, ciò che interessa davvero è il materiale di costruzione oltre alla lama utilizzata. Trattando di troncarami, è preferibile optare per modelli con materiali di alto livello come l’acciaio (particolarmente utilizzato per le lame grazie alla sua resistenza e alla facilità con la quale è possibile affilarlo) e l’alluminio. Quest’ultimo è utilizzato per le sue proprietà strutturali e per la resistenza alla trazione, molto utile nelle sollecitazioni proprie della potatura.

Laddove il troncarami risulta essere meno efficace, si pensi alle piante e agli alberi di grande altezza, sarebbe preferibile utilizzare delle forbici con prolunga. In questo caso si può puntare su prodotti con dimensioni anche di 150 centimetri. Avendo quindi un metro e mezzo di azione, sarà più agevole intervenire per potare gli alberi in modo sicuro.

Questo utensile si presenta con una pratica struttura che pone tutti i comandi alla base, con un’impugnatura spesso antiscivolo e un’estensione all’estremità da indirizzare verso il ramo da recidere. Questi attrezzi vengono prodotti spesso con tecnologia 2 in 1, quindi possono essere utilizzati sia come forbici manuali che montate su di un’asta con funzionamento elettrico.

L’apertura della forbice è il vero fattore decisivo per la scelta. Se la potatura dev’essere fatta su rami abbastanza grossi, sarà necessario puntare su prodotti che abbiano un’ampiezza superiore ai 60 millimetri.

Il seghetto ad arco, invece, non perderà mai la sua utilità. Restando nell’ambito delle operazioni eseguite per la potatura di piante e alberi, il seghetto può essere sempre utile. L’efficienza dello strumento utilizzato risiede in primo luogo nei materiali di costruzione e, in seconda battuta, nella qualità delle saldature e degli agganci. Meglio puntare su materiali come l’acciaio e impugnature ergonomiche che non impegnino troppo le articolazioni del braccio.

In commercio esistono molti prodotti che permettono tramite configurazioni differenti di ruotare la lama per arrivare anche in punti più difficili da raggiungere. Un prodotto consigliabile dovrebbe avere almeno una lama da 36 centimetri con un’implementazione che permetta di orientare la lama in varie posizioni.

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