30 Aprile 2023

Kit Irrigazione Fai da Te: tutto quello che ti serve

Tra le tecniche più semplici di irrigazione “fai da te” troviamo sicuramente quella che sfrutta l’utilizzo del tipico innaffiatoio a mano tradizionale, oppure quella del meccanismo circolare portatile, il quale distribuisce l’acqua in modo uniforme riproducendo abbastanza fedelmente l’effetto pioggia.

Da sottolineare che, aldilà della tecnica scelta, bisogna bagnare soprattutto le radici della pianta, cercando di preservare dai getti d’acqua più diretti le parti particolarmente delicate, come germogli, foglie e fiori. Questi, infatti, se irrigati in modo scorretto, potrebbero rovinarsi, rompersi o, nel caso siano presenti ristagni liquidi, favorire la moltiplicazione di parassiti e funghi.

Allo scopo di evitare tutto questo, è consigliabile utilizzare una pressione d’acqua piuttosto bassa e scavare dei piccoli solchetti confinanti al terreno in cui l’acqua potrà comodamente sfociare. Inoltre, per contenere gli sprechi, è opportuno innaffiare le piante al mattino presto o dopo il tramonto (soprattutto in estate), al fine di limitare gli effetti dell’evaporazione. Generalmente un giardino o un orto di medie dimensioni, devono essere innaffiati almeno 2 volte alla settimana, incrementando la frequenza delle irrigazioni con l’avvicinamento dell’estate.

Qui di seguito troverete alcuni consigli e procedimenti fai da te per irrigare in modo semplice ed efficace il proprio giardino o orto.

Tecnica di irrigazione a goccia

La tecnica di irrigazione a goccia è spesso utilizzata per terreni di grandi dimensioni. Questa metodologia è adatta sia per i giardini che per le ampie coltivazioni, poiché permette un’innaffiatura uniforme per ogni singola pianta limitando sprechi inutili di liquidi.

Il materiale necessario per realizzare questo tipo d’impianto è acquistabile nei negozi di giardinaggio e bricolage ed è piuttosto semplice da attuare. Una volta comprati i tubi della grandezza adatta all’area da innaffiare, basterà interrarli e collegarli tra loro con l’ausilio di piccoli condotti secondari agganciati con fascette ben strette e azionato il rubinetto, l’acqua raggiungerà uniformemente tutte le piante del terreno.

Tecnica di irrigazione a letto rialzato

Per assemblare un impianto di questo tipo, bisognerà acquistare dei tubi in PVC e sistemarli a forma di quadrato contornando la zona da innaffiare. Ogni quattro metri di tubo dovranno essere collegati dei canalini che collegheranno tra loro le parti in cui scorrerà l’acqua, la quale sarà regolata da valvole manuali installate all’estremità di ogni tubo. Una volta azionate irrigheranno le piante attraverso le valvole direttamente alle loro radici, preservando le zone più delicate come fiori, gemme e foglie.

Irrigazione tramite impianti a bottiglia

L’irrigazione tramite impianti a bottiglia è un ottimo metodo che permette in aggiunta di riutilizzare in modo ecologico le bottiglie di plastica di casa.

Per realizzarla è necessario pulire il fondo delle bottiglie con sapone neutro e acqua, asciugarle bene e forare con un ago arroventato il tappo di ogni recipiente. Infine, bisogna riempire completamente le bottiglie, chiuderle, capovolgerle su sé stesse e legarle con del fil di ferro a dei sostegni precedentemente fissati sopra le piante.

La quantità d’acqua in questo modo scorrerà gradualmente, garantendovi un’irrigazione di circa una settimana durante l’inverno. In estate, invece, è necessario cambiare e rifornire le bottiglie anche un paio di volte al giorno a causa delle alte temperature.

Impianti con timer/riduttore di pressione

In ogni impianto è possibile installare un timer e un riduttore di pressione, allo scopo di rendere autonoma l’irrigazione quotidiana per ogni tipologia di terreno. Il timer va necessariamente regolato in base alle stagioni e alle previsioni meteo, in modo da poter limitare gli sprechi d’acqua e, in caso di pioggia, evitare di innaffiare troppo le piante col rischio di danneggiarle.

Il riduttore di pressione, invece, servirà a non sciupare tutte quelle parti delle piante che non hanno bisogno del getto diretto dell’acqua. Occorre comunque regolare attentamente il riduttore in base alla distanza che si desidera innaffiare, poiché l’acqua, superati i 90 metri, fatica a raggiungere la pressione necessaria per scorrere nei tubi.

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