13 Luglio 2021

Come Potare un Bonsai

Guardare i Bonsai, questi piccoli alberi in miniatura che seguono l’andamento delle stagioni come i suoi gemelli più grandi, lascia sempre incantati e affascinati.

Sono considerati figli di una cultura antica, quella giapponese, votata alla semplicità e al minimalismo, due dei concetti più cari alla filosofia Zen, eppure non tutti sanno che le origini di queste piante sono legate alla Cina e risalgono a circa 3500anni fa; si pensi che in una tomba della dinastia Shang è stato ritrovato un esemplare, ormai estinto, di Pino a tre aghi in forma di Bonsai: a mantenerlo in vita nei secoli è stato un sistema di irrigazione a goccia predisposto nella stessa tomba.

A portarlo in Giappone in piena epoca Heian sono stati quei monaci giapponesi che raggiunsero la Cina per apprenderne usi e costumi; è proprio giapponese il primo documento a trattare la coltivazione dei Bonsai, risalente al periodo Kamakura.

L’importanza della Potatura del Bonsai

Si parla comunemente di Bonsai per indicare questi piccoli alberelli con caratteristiche e forme del tutto similari a quelle degli alberi della stessa specie in natura.

In realtà, la parola giapponese Bonsai è formata da due ideogrammi che significano arte di piantare un albero in vaso: in questa definizione è insita tutta la cura e la passione necessarie per avere una pianta bella e rigogliosa, come quelle che possono ritrovarsi in natura, nel fitto dei boschi più belli.

Certamente la coltivazione deve adeguarsi al terriccio e all’innaffiatura fino alla concimazione, al tipo di pianta, al clima e alle dimensioni: se c’è però una cosa che è praticamente vitale per ogni bonsai è la potatura, che consente di contenere le dimensioni degli alberelli, di mantenerli ordinati, di far crescere nuovi germogli e, sfoltendoli, permette al sole di penetrare fino al cuore del fogliame.

Prima di procedere con la potatura, è importante avere tutto il materiale necessario, a partire dalle forbici e dal tronchese con lama concava, particolarmente adatta a recidere i rami più spessi: utilizzando questo utensile infatti i tagli effettuati sulla pianta tendono a guarire e a cicatrizzare in tempi più rapidi.

Importante poi munirsi di mastice cicatrizzante che proteggerà ulteriormente il Bonsai dall’assalto di parassiti e funghi. In alternativa è possibile utilizzare un composto di olio e verderame in polvere, da spalmare sui tagli da potatura.

Si contano generalmente tre tipologie di potatura, alle quali si può aggiungere quella da effettuarsi in occasione del rinvaso, da effettuarsi ogni 2 anni nelle piante più giovani e ogni 4-5 anni negli esemplari adulti. Durante il rinvaso è buona abitudine eliminare le radici spesse, quelle prive di capillari, troppo sviluppate o a fittone, ossia con pochissima capacità di assorbimento.

Questa potatura coincide col rinvaso dunque, da effettuarsi all’affacciarsi della primavera perché il Bonsai ancora non è in piena ripresa vegetativa ed eventuali danni legati al taglio delle radici saranno più facilmente rimarginabili.

Come effettuare la Potatura per un Bonsai rigoglioso

Una forma di potatura facile da mettere in pratica, seppure da effettuare con molta delicatezza, è quella che richiede l’uso di semplice filo di metallo o di rame ricotto.

Bisogna attorcigliare con molta dolcezza questo filo attorno al tronco e ai rami, in modo da incentivare una crescita del Bonsai il più naturale possibile, come quella degli alberi presenti in natura.

La tipologia di potatura più incisiva e certamente più radicale che può subire un Bonsai ancora giovane e dunque plasmabile, è quella di Impostazione: è infatti questa che modella la pianta dandogli lo stile più adatto.

La potatura d’Impostazione si effettua preferibilmente in inverno, durante il riposo vegetativo della pianta che quindi non risente molto dello stress da potatura. Da eliminare in questo caso le ramificazioni eccessivamente grosse in cima alla pianta, quei rami doppi alla stessa altezza di altri e i rami contorti che, otre ad essere antiestetici, tendono spesso a incrociarsi con le ramificazioni principali.

La potatura di Mantenimento è quella più soft e si effettua generalmente tra settembre e ottobre o comunque ogni volta che la pianta lo necessita: in questa tecnica di potatura, da effettuare sempre con strumenti preventivamente sterilizzati, bisogna semplicemente accorciare tutte le ramificazioni, lasciando solamente 2 o 3 piccole foglie.

Nel caso dei Bonsai in fiore (ad esempio l’Albicocco giapponese, le Azalee e la Bougainvillea glabra), la Potatura di Mantenimento deve essere effettuata solamente dopo la fioritura e non deve mai riguardare i rami in fiore, in modo tale che questi possano emettere delle scenografiche bacche.

Se si presta particolarmente attenzione alla potatura, si può avere in casa o nel proprio spazio esterno un Bonsai bello e sano. È opportuno, poi, scegliere un terriccio ben sciolto e drenato, innaffiare solo quando il terreno risulta asciutto, la sera o al mattino presto, nebulizzare acqua sul fogliame e concimare la pianta in primavera e in autunno con un fertilizzante ricco di potassio, fosforo e azoto.

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