19 Agosto 2021

Quando potare il Ciliegio

Il ciliegio è un albero longevo, dall’aspetto robusto e maestoso, che appartiene alla famiglia delle Rosaceae e al genere Prunus. È conosciuto soprattutto per le ciliegie, piccoli frutti scarlatti dal sapore dolcissimo che ne punteggiano la chioma; in primavera, il ciliegio è una bellezza spettacolare perché i rami sono letteralmente ricoperti da una miriade di fiori rosa chiaro.

La produzione di fiori e di frutti è strettamente legata alla salute dell’esemplare e, in particolare, alle operazioni di potatura. Infatti, il ciliegio deve essere potato per stimolarne la crescita e la produttività. Comunque è bene tenere a mente che gli interventi variano a seconda dell’età della pianta e devono essere effettuati con molta attenzione per non avere effetti controproducenti.

Vediamo ora come procedere.

La potatura di un ciliegio ancora giovane

Il ciliegio deve essere potato principalmente durante i primi due anni della pianta, ossia quando si tratta di un esemplare giovane. Questa operazione consente di correggere per tempo la forma della chioma e l’andamento dei rami. Infatti, durante la fase di crescita giovanile, il ciliegio può assumere un aspetto poco piacevole esteticamente, sviluppare rami storti e altri problemi che possono comprometterne la produttività. Al tempo stesso è bene tenere a mente che questi interventi di potatura sono più consistenti rispetto a quelli che si svolgono quando la pianta è adulta.

Ciò si spiega anche con il fatto che i ciliegi possono raggiungere altezza considerevoli, quindi potarli può essere problematico. Questa operazione viene chiamata anche potatura di formazione oppure di allevamento e si svolge dalla metà della primavera agli inizi dei mesi estivi (non oltre la metà di luglio). Ciò si spiega con il fatto che in questo periodo le temperature sono miti ma non eccessivamente calde, quindi i tagli si cicatrizzano più velocemente e gli esemplari sono meno esposti allo sviluppo di malattie parassitarie e muffe.

Gli interventi variano a seconda dell’età: il primo anno è sufficiente eliminare i fiori ormai appassiti, mentre dal secondo si recidono i rami guida centrali effettuando il taglio non oltre la prima gemma. La potatura di formazione può essere praticata fino a quando il ciliegio non ha quattro anni; al quinto anno inizia a dare frutti.

Il terzo e il quarto anno si potano i rami su sui si è intervenuto l’anno precedente e si disciplinano quelli esterni.

Quando potare un ciliegio adulto

Un ciliegio è considerato una pianta adulta quando inizia a fruttificare, ossia dal quinto anno di età. Queste operazioni sono finalizzati a mantenere l’esemplare sano e produttivo, tuttavia devono essere dolci e moderati per non rischiare di avere l’effetto opposto, infatti si tratta di una pianta delicata sotto questo punto di vista. Anche per questo motivo, se non è necessario, è possibile non potare affatto un ciliegio.

Il periodo in cui intervenire per realizzare la potatura secca va dagli ultimi giorni di gennaio al termine di febbraio. Comunque, è importate valutare le temperature e il clima per evitare il rischio di gelate tardive: in questi casi si consiglia di attendere la fine di febbraio; in alternativa, la potatura secca può essere praticata al termine dell’estate.

In ogni caso i periodi utili sono quelli che non coincidono con la produzione di frutti, fiori e germogli e con la stagione vegetativa.

Durante le operazioni di potatura, bisogna accorciare i rami che l’anno precedente hanno dimostrato una ridotta produttività effettuando dei tagli di ritorno e occorre eliminare i rami deboli, fragili, secchi e aggrovigliati che ostacolano il corretto sviluppo della pianta, oltre ovviamente ai monconi. In secondo luogo, per stimolare la produttività e per facilitare la raccolta delle ciliegie, è bene sfoltire i rami interni e accorciare quelli esterni.

Come potare il ciliegio

È necessario prestare grande attenzione quando si deve potare il ciliegio, qualunque sia l’età dell’esemplare, perché queste piante possono risentire molto di una potatura sbagliata oppure troppo aggressiva.

Per esempio, quando si pota in maniera troppo incisiva o drastica, i tagli cicatrizzano molto lentamente e con difficoltà, rilasciando un’abbondante quantità di sostanza gelatinosa; di conseguenza è bene osservare alcune prescrizioni fondamentali.

Innanzitutto, bisogna utilizzare tronca rami, forbici da potatura o cesoie dalle lame affilate, facendo attenzione a pulirle e disinfettarle con cura sia prima di potare e sia al termine dell’operazione. Si tratta di un accorgimento molto utile per ridurre il rischio di diffondere agenti patogeni e di lasciare i margini slabbrati. Se gli esemplari vengono attaccati da muffe o da parassiti, ci sono elevate probabilità che si manifestino marciumi pericolosi.

I tagli devono essere obliqui e netti, oltre a essere eseguiti in modo lieve. Infine, è tassativo evitare motoseghe e seghetti che fanno soffrire la pianta tagliando i rami in modo troppo violento.

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