20 Ottobre 2021

Guida alla scelta di Scarpe e Stivali da Trekking

Le calzature rappresentano a tutti gli effetti lo strumento per eccellenza del trekking. Indispensabili sia quando si tratta di un’occasionale opportunità per praticare attività fisica a contatto con la natura, sia nel caso in cui il trekking impegni con una certa frequenza e su percorsi tecnici.

Camminare a lungo, anche per diverse ore, su superfici irregolari o su tracciati scoscesi, con pendenze significative e aderenza tutt’altro che costante, può sottoporre i tuoi piedi a sollecitazioni tutt’altro che trascurabili. Solo con le calzature adatte potrai prevenire complicazioni che vanno dall’infiammazione alla distorsione, dalla contusione all’abrasione.

Le scarpe da trekking devono perciò garantire protezione dall’ambiente e sostegno per il piede, compatibilmente con il massimo livello di comfort, anche se inizialmente possono risultare rigide o relativamente pesanti.

La taglia delle scarpe da trekking

La calzatura da trekking perfetta è quella che fascia il piede senza dare un’impressione di costrizione, neanche a livello della pianta, lasciando spazio sull’anteriore, in modo che le dite non tocchino la punta.

Il piede, in definitiva, deve risultare ben fermo nella zona del calcagno, ma senza percepire scomodità.

Considerate queste esigenze dovresti orientarti verso misure da mezza taglia a una taglia superiore alla tua. Fermo restando che da produttore a produttore la medesima misura può corrispondere a scarpe che restituiscono sensazioni differenti.

Scarpa bassa, suola morbida: per sentieri poco tecnici in bella stagione

Per la scelta di questa calzatura, la prima distinzione puoi farla sulla base dell’altezza, un fattore connesso con il livello di protezione che la scarpa garantisce. Questa è crescente a partire dai modelli più bassi, che si attestano appena sotto la caviglia, fino ad arrivare agli scarponi, che coprono ben oltre.

Le più basse e leggere, ovviamente, non offrono quasi alcuna protezione alla caviglia dagli urti o sfregamenti su arbusti e rocce, oppure da possibili distorsioni. Va da sé che queste scarpe sono adatte a percorsi semplici, con dislivelli trascurabili, o del tutto in piano, e in totale assenza di rilievi rocciosi o tratti bagnati.

Anche sui modelli più semplici, tuttavia, dovresti ricercare impermeabilità e traspirabilità. Orientati, dunque, su materiali tecnici come il Gore-Tex, sebbene influiscano sul prezzo finale.

Scarponcini: trekking mediamente impegnativo

Puoi considerarle calzature di media protezione e sostegno. Tutelano la caviglia da urti e sfregamenti, ma senza fissare al massimo il piede, con una garanzia parziale rispetto al rischio distorsioni. Il fattore di forma, grazie all’allacciatura alta, assicurando un più significativo effetto avvolgente.

Lo scarponcino puoi considerarlo come la porta d’accesso al materiale più tecnico, con alcune soluzioni prese dagli articoli da montagna, dove eventualmente userai gli scarponi.

Per l’imbottitura interna scegli le schiume. Queste, infatti, hanno reso obsoleta la gommapiuma offrendo maggiore durata, memoria di forma e la possibilità di spessori differenziati che fanno la differenza su comfort e protezione.

Scarponi: trekking tecnico su terreni impervi e in montagna

In questa categoria di calzature da trekking troverai i modelli più tecnici in assoluto, ideati per il massimo della protezione e del sostegno. Ciò non dovrebbe indurti a pensare che si tratta di calzature pesanti e scomode, tutt’altro! Utilizzate opportunamente, ovvero su tracciati scoscesi e misti, con tratti su roccia, eventualmente con attraversamenti bagnati e temperature non solo estive, le apprezzerai moltissimo, trovandole addirittura rassicuranti, oltre che calde e comode.

Non solo il grip della suola è ai massimi livelli, malgrado spessore e rigidità adeguate a proteggere la pianta durante le discese lunghe su fondi duri, ma tutto il piede ti apparirà tutelato all’interno di una cellula ideata per ridurre al minimo le possibilità di trauma.

Sono scarpe alte e dotate di imbottiture differenziate. Il plantare è fisso per evitare di spostarsi, una regola che potresti far valere anche per i modelli precedenti!

Allacciando per bene gli scarponi da trekking è molto improbabile incorrere in una distorsione. Il tallone, infatti, risulta ben fermo all’interno di una scarpa congeniata per impedire piegamenti laterali del piede.

Fattori molto apprezzati nelle escursioni più tecniche, ma che risulterebbero del tutto superflui e persino opprimenti su tracciati poco impegnativi.

Ti apparirà evidente a questo punto che la scelta della scarpa da trekking richiede considerazioni rispetto all’uso che ne farai. Se per te il trekking è una nuova attività, cominciando quindi su percorsi semplici potrai adottare calzature basse con suola morbida. Man mano che l’esperienza e la passione lo richiederanno, ti doterai di scarpe adeguate all’accresciuto impegno fisico e tecnico.

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