21 Luglio 2022

Siccità: come si può annaffiare l’orto

È estate e con l’arrivo del caldo torrido e della siccità, le piante rischiano di non ricevere abbastanza acqua, soprattutto se assieme alle altissime temperature si verifica anche una grave carenza di precipitazioni. In questi casi, per salvare le piante o il proprio orticello è necessario mettere in atto alcuni consigli per centellinare l’acqua a disposizione, oppure reimpiegarla per più utilizzi, per permettere alle nostre amiche verdi di sopravvivere fino al prossimo autunno.

Va da sé che questi accorgimenti sono mirati a ridurre al minimo gli sprechi, anche in circostanze in cui le condizioni meteorologiche dovessero essere più favorevoli.

Come si ricicla l’acqua per innaffiare le piante

Uno dei metodi infallibili nel risparmio dell’acqua destinata all’irrigazione è il recupero dell’acqua piovana. Per farlo è sufficiente procurarsi una cisterna abbastanza capiente da sistemare in giardino. Con questa è possibile lasciar depositare l’acqua delle piogge, che poi sarà utilizzata per nutrire le piante.

Un altro metodo infallibile per evitare gli sprechi è quello di recuperare l’acqua che viene utilizzata dentro casa per cucinare o lavarsi.

Vi capita mai di dover attendere che l’acqua raggiunga la temperatura che desiderate prima di potervi fare la doccia? Se anziché lasciarla andare giù per lo scarico venisse recuperata e conservata per annaffiare le piante si eviterebbero di gran lunga gli sprechi.

Lo stesso discorso vale anche in cucina, quando vengono sciacquate le verdure. Un semplice contenitore poggiato sul fondo del lavello raccoglierà l’acqua impiegata per pulire le verdure, che quindi sarà destinata ad altro.

Ecco come nutrire il proprio orto anche in periodi di secca

Oltre al suo riciclo esistono altri accorgimenti per ottimizzare l’acqua che viene impiegata per annaffiare. Uno di questi è scegliere l’orario giusto, ovvero evitare quei momenti della giornata in cui il sole è troppo caldo e lascia evaporare presto tutta l’acqua. Gli orari migliori sono dunque la mattina presto e la sera all’imbrunire.

Un’altra operazione usata molto spesso in agricoltura e in giardinaggio è quella della pacciamatura, ossia ricoprire il terreno con uno strato composto da rametti, foglie e residui dello sfalcio. Questa copertura impedisce al terreno di seccarsi e lo protegge dagli uccelli e dalla crescita delle erbacce.

Esistono anche sistemi di irrigazione automatici con sistema a goccia, formati da un tubo bucherellato attraverso cui l’acqua viene rilasciata poco alla volta. Questo permette al liquido di essere assorbito lentamente, evitando allo stesso tempo di evaporare o di essere rilasciato in eccesso senza motivo.

In ultimo assicuratevi sempre che il terreno non sia ancora umido, in tal caso significa che non occorre aggiungere altra acqua. Inoltre, cercate sempre di estirpare le erbacce dal vostro orto che tendono a rubare l’acqua destinata alle piante.

Quali sono le piante che necessitano meno acqua

Per gli amanti col pollice verde potrebbe essere utile sapere quali sono le piante e gli ortaggi che, avendo bisogno di poca acqua per sopravvivere, saranno gli ultimi a dare problemi in caso di siccità.

Il sedum da fiore, ad esempio, è una pianta floreale dalle foglie carnose in grado di trattenere l’acqua. Anche la lavanda, famosa per il suo profumo e i colori delle sue infiorescenze, sopporta molto bene i climi aridi e sboccia proprio in estate.

Tra le piante da balcone non può mancare il rosmarino, un vero esemplare mediterraneo abituato al clima secco e alle alte temperature estive, capace di reggere tutto l’anno senza mai seccarsi.

Tra gli ortaggi, invece, nella lista di frutta e verdure da piantare e coltivare nel proprio orto anche in caso di climi torridi ci sono:

  • le patate, che crescendo sotto terra vengono protette anche dal sole e dagli insetti,
  • l’aglio, che può essere annaffiato anche solo una volta alla settimana,
  • i legumi, in particolare ceci, lenticchie e fagioli, i cui frutti in buono stato appaiono già disidratati.

Questi consigli possono essere messi in atto tutto l’anno. È importante nell’interesse proprio e dell’ambiente cercare di impiegare le risorse nel modo migliore possibile, che si tratti di siccità o meno.

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