29 Aprile 2019

Combattere i parassiti e le malattie delle piante ornamentali con la tecnica dell’endoterapia

La tecnica dell’endoterapia applicata alle piante ornamentali, consiste nell’iniezione del prodotto curativo, da parte di personale specializzato, nel sistema linfatico delle piante.

Ago endoterapia

Mediante diverse applicazioni dell’endoterapia si può ottenere come risultato finale, la diffusione del prodotto curativo all’interno della pianta, fino alle parti verdi che vengono colpite da parassiti e/o malattie, proteggendole.

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L’idea di introdurre all’interno delle piante sostanze chimiche risale a circa 2 secoli fa, quando Magnol iniettò sostanze coloranti per individuare i canali linfatici dove scorre la linfa. L’evoluzione della tecnica portò negli anni cinquanta a sviluppare la moderna endoterapia grazie a un ingegnere chimico americano, tale J.J. Mauget, che intuì la relazione tra iniezione endovenose sugli esseri umani e la possibilità di utilizzare lo stesso metodo per la difesa delle piante.

Da qui si sviluppò in tutto il mondo questa tecnica, proposta con attrezzature e metodi diversi, ed ebbe un notevole incremento, in Italia, con l’arrivo alla fine degli anni ’90, dalla Macedonia di un micro lepidottero minatore fogliare, la cameraria ohridella, che provoca defogliazioni (filloptosi) anticipate negli ippocastani a fiore bianco.

I trattamenti endoterapici si praticano in alternativa ai metodi tradizionali (prevalentemente trattamento per aspersione), per le sue caratteristiche peculiari che la distinguono dal trattamento alla chioma.

Si può effettuare in ambienti e situazioni diverse, e risponde ai requisiti previsti dal Piano di Azione Nazionale riguardante l’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari, in particolare riguardo la riduzione dei rischi derivanti dal loro impiego, nelle aree frequentate dalla popolazione e da gruppi vulnerabili, dove si devono adottare tutti i mezzi, le tecniche, le attrezzature, volte a ridurre al minimo la dispersione dei prodotti fitosanitari.

Possiamo definire l’endoterapia come la tecnica che permette di combattere i parassiti, le malattie, le fisiopatie delle piante, senza dispersione di prodotti chimici nell’ambiente.

I prodotti chimici iniettati, si spostano in senso “acropeto”, insieme alla linfa grezza dalle radici alle foglie, utilizzando i vasi linfatici.

Possiamo quindi stabilire, tramite l’esperienza maturata e i dati oggettivi, quali sono i numerosi vantaggi:

  • nessun insetticida nell’ambiente
  • valorizzazione della lotta integrata
  • rispetto degli insetti utili
  • compatibilita’ ecologica
  • plauso della pubblica opinione
  • dosaggio preciso
  • efficacia sicura
  • protezione totale della pianta
  • trattamento di lunga durata
  • ininfluenza dalle condizioni ambientali ed atmosferiche

Quando risulta indispensabile l’endoterapia?

  • Con gli insetti di difficile controllo
  • Per trattamenti vicino alle abitazioni
  • Nelle vicinanze di corsi d’ acqua o altre zone a rischio
  • Quando il programma di interventi prevede bassi dosaggi
  • Quando gli alberi raggiungono altezze importanti, difficilmente trattabili per via fogliare
  • Per proteggere gli insetti utili
  • Durante la stagione avversa che rende difficili altre tipologie di intervento
  • Per il controllo di particolari patologie, risolvibili solamente tramite iniezione

Le piante comuni che si possono trattare sono:

  • ippocastano
  • platano
  • tiglio
  • albizzia
  • quercia
  • olmo
  • liriodendro
  • abete
  • cedro del libano
  • acero
  • cipresso
  • palma

I parassiti controllati sono principalmente:

  • afidi
  • tingidi
  • minatori fogliari (cameraria dell’ippocastano)
  • larve di lepidotteri (ifantria, processionaria)
  • punteruolo rosso della palma
  • psilla
  • cicaline
  • cocciniglie
  • acari
  • tripidi
  • aleurodidi
  • cimici

Le malattie controllate sono varie, tra cui:

  • antracnosi
  • ticchiolatura
  • phytophtora
  • venturia
  • grafiosi
  • oidio
  • batteriosi
  • fisiopatie

L’endoterapia deve essere eseguita da personale preparato, con abilitazione conseguita da frequenza a corso di specializzazione, e con idonea attrezzatura.

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Diversi sono infatti fattori che influenzano il buon esito di un trattamento endoterapico:

  • Specializzazione e preparazione del personale
  • Conoscenza della fisiologia delle piante.
  • Conoscenza del parassita o della malattia
  • Conoscenza dei prodotti utilizzati
  • Tipo di attrezzatura utilizzata
  • Periodo di intervento
  • Tipo di prodotto o mix di prodotti utilizzati
  • Quantità di prodotto iniettato
  • Esecuzione del foro
  • Disinfezione dei fori
  • Stato sanitario della pianta

L’acquisto dei prodotti fitosanitari registrati per uso endoterapico inoltre è vincolato ai possessori di patentino in corso di validità. E’ quindi importante affidarsi a personale specializzato per evitare problemi di fitotossicità alle piante oltre alla buona efficacia del trattamento, evitando esperimenti di “fai da te”.

3 commenti
  1. Salvatore

    Vorrei maggiori informazioni
    389 4288297

  2. […] in fase di test infine anche trattamenti di endoterapia, che prevedono l’utilizzo di prodotti insetticidi specifici iniettati al tronco, effettuati in […]


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